La nascita di questo sito ha un senso affettivo e un razionale. Da oltre due splendidi anni la mia vicinanza con Annamaria e Silvia, con Bruno, con Eleonora e Cecilia, con valenze ed intensità ovviamente diversi, mi ha fatto avvicinare progressivamente alla figura di Derno, che vedo nella sua cifra da un lato di instancabile viaggiatore animato da una curiosità senza limiti e dall’altro di personalità fortemente tollerante ed aperta al diverso fino alla condivisione. Ma oltre a questi aspetti, nella mia modestissima esperienza di fotografo dilettante della domenica, sono rimasto affascinato da come queste sue caratteristiche si trasferissero quasi con violenza nei suoi lavori fotografici, che si trattasse di animali, immagini cimiteriali o ritratti. Nel contempo, tutto questo suo lavoro giaceva – e giace – in tanti contenitori, riservato agli affettuosi e nostalgici sguardi di Annamaria o Silvia. In tanti periodicamente si premuravano di manifestare l’esigenza di iniziative, associazioni a suo nome, mostre in luoghi più o meno improbabili…ed il tempo passava senza che queste belle idee vedessero la luce, garantendo una continuità alla visibilità della figura e del lavoro di Derno. Ecco che allora con Annamaria e Silvia ci siamo detti: perché non un sito? Intanto perché un sito è una vetrina, poi perché la necessità di mostrare i lavori fotografici di Derno ci avrebbe costretto a costruire un archivio digitalizzato. Questo spiega, penso, le imprecisioni, le approssimazioni, le soluzioni adottate che possono anche non esser condivise.
Lucio

“Da Derno e dai suoi ritratti abbiamo imparato a guardare le persone negli occhi”

Betty Barsantini

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